LA FAMIGLIA BOECKEL

L’albero genealogico dei Boeckel risale al XVI secolo: Michel Boeckel (1530-1564) nato a Barr, un villaggio vicino a Mittelbergheim, era un mercante di stoffe. Jacques Boeckel (1573-1638), suo figlio, fu sindaco di Barr (Schultheiss). Il figlio di Jacques, Jonas Boeckel (1636-1707), macellaio, si stabilì a Mittelbergheim. I Boeckel erano macellai di padre in figlio. Jean-Nicolas Boeckel (1708-1776) aprì una locanda, “Au Pied de Boeuf”. Storicamente, la maggior parte delle famiglie Mittelbergheim, al di fuori della propria professione, coltivavano alcuni appezzamenti di vigneto dai quali vendevano il vino tramite un “gourmet” (intermediario). Frédéric Boeckel (1812-1873), allora macellaio e oste come i suoi antenati, divenne buongustaio, poi commerciante di vini, e creò l’attività commerciale nel 1853.

Emile Boeckel, il nostro bisnonno 

Emile (1853-1937), un visionario in più di un modo, ha reso famoso il Domaine BOECKEL. Sarà uno dei primi produttori-commercianti alsaziani. Pioniere nella commercializzazione dei vini d’Alsazia in bottiglia, metterà in risalto terroir come Brandluft e Zotzenberg. Intorno al 1900 chiamò artisti di fama (Charles Spindler, Léo Schnug, Henri Loux e, più tardi, Jean-Daniel Krebs) per realizzare etichette di vino e manifesti pubblicitari con lo scopo di trasmettere e promuovere l’immagine dei suoi vini. In questo periodo le cantine furono notevolmente ampliate, così come la capacità di vinificazione.

Nostro nonno André e suo fratello Frédéric Boeckel
Frédéric (1885-1966) e André Boeckel (1891-1961) diversificarono l’attività commerciale con l’acquisto di uva.
Inoltre assicurarono lo sviluppo della propria produzione: negli anni ’50 André acquistò i primi appezzamenti in un luogo chiamato “Wiebelsberg” ad Andlau, oggi classificato Grand Cru.
Vengono scavate nuove cantine per adattare le capacità di stoccaggio. Frédéric è un grande ambasciatore dei vini d’Alsazia e detiene titoli nel mondo del vino: Primo Gran Maestro della Confraternita di Saint-Etienne, è anche Presidente del Gruppo dei Produttori-Negoziatori dei Vini d’Alsazia,
Vicepresidente dell’Associazione dei Vini Francesi Commissione per l’esportazione, anche sindaco di Mittelbergheim, ecc…
I due fratelli formarono un duo complementare che creò la fama dei vini Boeckel, vini poi esportati in tutto il mondo.

Emile Boeckel, nostro padre 

Nato nel 1935, Emile entra in azienda nel 1960, affiancato qualche anno dopo dal cugino Jean-Pierre Heyler. La tenuta continuò a crescere fino a raggiungere i 18 ettari nel 1990.
Nel 1976 è stata creata la denominazione di origine Crémant d’Alsace. L’avventura di Boeckel Crémant è iniziata grazie a Emile, con un “Brut Zéro” di Chardonnay.
Amante di questo vitigno, fece innestare delle viti (all’epoca tutte le nostre viti erano innestate nel Domaine) per piantarle nei nostri appezzamenti a Stein e Rippelsholtz, nel comune di Mittelbergheim.
La fine degli anni ’70 fu segnata anche dall’arrivo della denominazione Grand Cru che interessò i nostri vigneti di Zotzenberg, Wiebelsberg, Moenchberg e Kirchberg de Barr.
Domaine Boeckel esporta fino all’80% della sua produzione in tutto il mondo.
Emile, come suo zio Frédéric, diventa Gran Maestro della Confraternita di Saint-Etienne nel 1990.

 

 

Thomas e Jean-Daniel Boeckel

La nostra priorità è stata modernizzare gli strumenti di lavoro per rimanere competitivi in ​​un mondo in rapido cambiamento, preservando al contempo l’inestimabile patrimonio lasciatoci in eredità dalle generazioni precedenti.
La Tenuta conta oggi 24 ettari di vigneto coltivati ​​con metodo biologico.
L’ammodernamento della nostra gamma di vini ha comportato anche il passaggio ai tappi a vite per i vini varietali e una revisione completa del design delle nostre etichette. Per onorare la memoria del nostro bisnonno è in corso un progetto vintage che incorpora le nostre etichette storiche.
Un altro patrimonio che ci preoccupiamo di perpetuare è quello di produrre vini bianchi secchi ed eleganti che riflettano al meglio il terroir.
Abbiamo anche l’ambizione di vinificare grandi Pinot Nero sui nostri magnifici terroir.
Il Pinot Nero, come il Riesling, sono due veri vitigni ‘blotting’ che hanno la capacità di rispecchiare al meglio la specificità del terreno.