Il Tai Rosso secondo Enrico Pegoraro
Non sono molti i produttori vinicoli che possono vantare un ex-convento del 1200 circondato da filari di vigna e piante di ulivo come sede aziendale. Così è per Enrico Pegoraro, classe 1982, anima e cuore della Cantina Pegoraro di Mossano, sui Colli Berici. Con lui sono attivi anche i genitori e i fratelli più piccoli Alessandro (enologo) e Valeria (dedita alla comunicazione e al marketing), mentre Enrico presiede le operazioni in campo e segue le vendite. Un passato da conferitori, nel 1998 le prime bottiglie «In realtà tutti facciamo tutto, la nostra è un’azienda di stampo fortemente familiare». L’avvio ufficiale risale al 1927, con il nonno di Enrico, ma per molti decenni i Pegoraro si sono limitati al conferimento delle uve. «Mio padre negli anni Ottanta ha iniziato a vinificare, ma è solo nel 1998 che abbiamo imbottigliato per la prima volta, smettendo progressivamente di portare le uve alla locale Cantina sociale». La cantina Otto ettari vitati seguendo i principi di lotta integrata L’azienda si estende per sei ettari di proprietà a cui se ne aggiungono due in affitto e l’obiettivo è quello di aumentare ulteriormente la superficie vitata nei prossimi anni. «Seppur piccoli, gestiamo l’intero processo produttivo per garantire la tracciabilità completa del prodotto. Lavoriamo in regime di lotta integrata, riducendo al massimo la chimica e trattando solo con rame e zolfo. Tutte le espressioni del Tai Rosso di Enrico Pegoraro Il vitigno di riferimento è lo...
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